Nuovi motori benzina
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Re: Nuovi motori benzina
Sulle dichiarazioni di abbandono del diesel da parte di Toyota e Volvo si intende, ed hanno specificato, su trasporto civile privato, escludendo mezzi commerciali, da lavoro o trasporto materiali in genere.
- Mauro66
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Re: Nuovi motori benzina
Ovvio che il diesel non sparirà, ma si tornerà agli anni 60' o 70' quando il motore a gasolio era prerogativa dei mezzi pesanti, poi common-rail ed elettronica lo hanno reso silenzioso, performante e piacevole da guidare, ad un costo accessibile, forse andra anche peggio degli anni 70' perchè all'epoca c'erano tante ammiraglie di grossa cilindrata alimentate a gasolio, fra 10 anni venderanno solo mezzi commerciali alimentati a gasolio.
Sul fatto che il diesel non inquini più del benzina sono concorde, secondo il mio modesto parere il problema stà nelle normative euro6 e euro6 bis (o euro7), il motore diesel non potrà mai rientrare in quei parametri e sviluppare tecnologie per renderlo idoneo risulterà molto dispendioso, il gioco non vale più la candela, allora spingono sul benzina che è molto più "migliorabile" dal punto di vista emissioni, senza la necessità di fare grossi investimenti, già alcuni costruttori iniziano a montare dpf e filtri simil antiparticolato sui loro benzina (Peugeot).
Nel frattempo ibrido ed elettrico avranno fatto strada e si inizierà a demolire il benzina per spingerci ad acquistare l'elettrico.
Siamo utenti che ci dobbiamo adattare al mercato, purtroppo......
Sul fatto che il diesel non inquini più del benzina sono concorde, secondo il mio modesto parere il problema stà nelle normative euro6 e euro6 bis (o euro7), il motore diesel non potrà mai rientrare in quei parametri e sviluppare tecnologie per renderlo idoneo risulterà molto dispendioso, il gioco non vale più la candela, allora spingono sul benzina che è molto più "migliorabile" dal punto di vista emissioni, senza la necessità di fare grossi investimenti, già alcuni costruttori iniziano a montare dpf e filtri simil antiparticolato sui loro benzina (Peugeot).
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Re: Nuovi motori benzina
Sì, ma se vietano i Diesel dalle città molta gente sarà costretta a cambiare auto prematuramente, causando molto più inquinamento di quanto se ne risparmi, visto che prenderanno un benzina ed il loro diesel sarà spedito altrove.
Manovre senza senso.
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Re: Nuovi motori benzina
Ohhhh fidati, un senso ce l'hanno di sicuro ma a noi onesti automobilisti non appare evidente.
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Re: Nuovi motori benzina
Sì, il senso di far girare l'economia, non di ridurre l'inquinamento
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Re: Nuovi motori benzina
Scusa @Ciccius ... mi permetto di riportare integralmente l'articolo che hai linkato perchè ... TROOOOOOPPO interessante !!!!
Da www.automoto.it - articolo del 08/03/18
8 marzo 2018 - Il nostro editorialista è stato ospite della trasmissione radiofonica “I conti della belva“, condotta su Radio24 da Oscar Giannino.
Esordisce Oscar Giannino: “Davvero il diesel ha le ore contate? Tutto sembra andare in questa direzione, dopo la recente sentenza del Tribunale di Lipsia che autorizza alcuni Comuni tedeschi a vietare la circolazione anche per i modelli Euro4 e 5 e dopo la nota di FCA che annuncia anche da parte del Gruppo ancora guidato da Marchionne la progressiva dismissione dal settore, ennesima mossa in un effetto domino che coinvolge le Case costruttrici europee, da sempre leader nella produzione di modelli alimentati a gasolio.
E se dietro l’attacco al diesel ci fossero motivazioni che poco o nulla hanno a che fare con la difesa dell’ambiente, quanto piuttosto manovre di una guerra commerciale non dichiarata ma in pieno svolgimento che vede all’attacco USA e produttori asiatici e sulla difensiva le aziende europee?
Senza inseguire i fantasmi del complottismo, restiamo su questioni concrete: la Commissione Europea rileva che ben 130 città presentano livelli di ossido di azoto troppo alti, e chiede provvedimenti immediati. Il primo: stop alle vetture diesel. Ma si tratta di una decisione giusta?”
Chiamato a rispondere sull’argomento nel corso della trasmissione radiofonica da Oscar Giannino, il nostro editorialista Enrico De Vita ha ribadito concetti già altre volte espressi: «Chi muove guerra al diesel agitando lo spauracchio dell’inquinamento e dell’effetto serra, è poco informato e spesso confonde le due questioni che invece andrebbero sempre tenute distinte: effetto serra e inquinamento (inteso come gas nocivi per l’uomo).
L’effetto serra è causato dall’immissione nell’aria di CO2 (anidride carbonica) gas innocuo, che emettono gli esseri viventi quando respirano ed anche i motori, con un ruolo positivo nel processo della fotosintesi delle piante ma che è anche responsabile del riscaldamento del pianeta. Quello che però si tace è che il maggior responsabile del riscaldamento terrestre è il metano, attivo da 60 a 300 volte in più, emesso da tutte le produzioni agricole e dagli allevamenti intensivi di bestiame: ma nessuno chiede di limitare queste pratiche e si preferisce accusare il diesel, che per paradosso è anche il motore che emette fino al 30% in meno di CO2 rispetto agli altri propulsori.
Passiamo ai gas inquinanti: il diesel è totalmente esente da emissioni di ossido di carbonio (CO), che sono pari a zero. Addirittura, sui modelli più recenti non si riesce neppure a misurare la quantità emessa, perché è così bassa che è al di sotto degli standard minimi di rilevamento degli strumenti.
Il diesel ha invece una produzione maggiore di ossidi di azoto (NOx) perché essendo un motore privo di farfalla non parzializza l’aria e ne aspira tanta anche al minimo, rispetto ai motori a benzina che ne aspirano circa un decimo.
Morale, la quantità virtuale di ossidi di azoto attribuita al diesel non è quella reale misurata allo scarico, ma quella che salta fuori nel ciclo NEDC, che prevede numerose soste al minimo. Infatti, in autostrada, entrambi i motori, benzina e diesel, respirano grosso modo la stessa quantità d’aria e quindi le emissioni “vere” si equivalgono.
Gli ossidi di azoto, poi, non sono pericolosi per l’uomo da soli: però diventano irritanti se si trasformano in ozono. Ma ripeto, da soli non provocano effetti cancerogeni: è inutile quindi misurare la percentuale di ossidi d’azoto presente nell’aria, perché sono fondamentalmente innocui. Possono dar luogo ad acido nitrico e poi a nitriti e nitrati (cancerogeni se assunti in grande quantità) ma solo dopo la combinazione con acido carbonico, come accade spontaneamente in natura, quando la pioggia si carica di composti azotati rendendo fertili i terreni».
Ed il problema delle polveri sottili, del riscaldamento degli edifici che ne producono il triplo o il quadruplo rispetto a tutti i mezzi di trasporto?
«Basta tornare indietro di qualche anno con la memoria, quando negli anni 60 a Milano la nebbia si tagliava con il coltello: allora, con pochissime auto diesel in circolazione, c’era nell’aria una media 175 mg di polveri sottili per metro cubo, con punte di 1.700, a causa del riscaldamento delle abitazioni col carbone, con l’olio pesante, con la legna. Ma c’era anche chi stava peggio: a Londra, per esempio, si arrivava anche a valori di 5.000 microgrammi per metro cubo.
Nel tempo ci sono state molte modifiche alle norme: il limite di attenzione era di 300, oggi a 50 scatta lo stato d’allerta; metà del parco circolante è formato da auto diesel, ma l’aria è molto più pulita, con una media annua di 40 e punte settimanali di 70 o 80 mg per metro cubo. Eppure, ce la prendiamo con il motore diesel, che è più pulito anche rispetto al benzina, e non si prendono provvedimenti riguardo i camini ed il riscaldamento domestico».
L’Europa sta distruggendo un suo gioiello, rinunciando ad un primato industriale e favorendo economie straniere, visto che le componenti di vetture elettriche o ibride, dalle terre rare per i motori, al cobalto per le batterie a carica rapida, non sono disponibili in Italia. Stiamo sacrificando un’eccellenza che andava difesa, finendo col favorire interessi altrui.
Americani e cinesi hanno una precisa strategia industriale: perché in Europa la assecondiamo?
«In tutte le grandi civiltà, ad un certo momento è nato un virus che ne ha innescato la fine. Qualcosa del genere sta facendo oggi l’Europa, dal punto di vista industriale, mettendo il diesel alla gogna, come non fanno altre nazioni. In Cina, in Giappone, ed anche in America, l’industria sta creando alternative al diesel, ma la stampa, e quindi l’opinione pubblica, non lo demonizza come accade da noi.
Da www.automoto.it - articolo del 08/03/18
8 marzo 2018 - Il nostro editorialista è stato ospite della trasmissione radiofonica “I conti della belva“, condotta su Radio24 da Oscar Giannino.
Esordisce Oscar Giannino: “Davvero il diesel ha le ore contate? Tutto sembra andare in questa direzione, dopo la recente sentenza del Tribunale di Lipsia che autorizza alcuni Comuni tedeschi a vietare la circolazione anche per i modelli Euro4 e 5 e dopo la nota di FCA che annuncia anche da parte del Gruppo ancora guidato da Marchionne la progressiva dismissione dal settore, ennesima mossa in un effetto domino che coinvolge le Case costruttrici europee, da sempre leader nella produzione di modelli alimentati a gasolio.
E se dietro l’attacco al diesel ci fossero motivazioni che poco o nulla hanno a che fare con la difesa dell’ambiente, quanto piuttosto manovre di una guerra commerciale non dichiarata ma in pieno svolgimento che vede all’attacco USA e produttori asiatici e sulla difensiva le aziende europee?
Senza inseguire i fantasmi del complottismo, restiamo su questioni concrete: la Commissione Europea rileva che ben 130 città presentano livelli di ossido di azoto troppo alti, e chiede provvedimenti immediati. Il primo: stop alle vetture diesel. Ma si tratta di una decisione giusta?”
Chiamato a rispondere sull’argomento nel corso della trasmissione radiofonica da Oscar Giannino, il nostro editorialista Enrico De Vita ha ribadito concetti già altre volte espressi: «Chi muove guerra al diesel agitando lo spauracchio dell’inquinamento e dell’effetto serra, è poco informato e spesso confonde le due questioni che invece andrebbero sempre tenute distinte: effetto serra e inquinamento (inteso come gas nocivi per l’uomo).
L’effetto serra è causato dall’immissione nell’aria di CO2 (anidride carbonica) gas innocuo, che emettono gli esseri viventi quando respirano ed anche i motori, con un ruolo positivo nel processo della fotosintesi delle piante ma che è anche responsabile del riscaldamento del pianeta. Quello che però si tace è che il maggior responsabile del riscaldamento terrestre è il metano, attivo da 60 a 300 volte in più, emesso da tutte le produzioni agricole e dagli allevamenti intensivi di bestiame: ma nessuno chiede di limitare queste pratiche e si preferisce accusare il diesel, che per paradosso è anche il motore che emette fino al 30% in meno di CO2 rispetto agli altri propulsori.
Passiamo ai gas inquinanti: il diesel è totalmente esente da emissioni di ossido di carbonio (CO), che sono pari a zero. Addirittura, sui modelli più recenti non si riesce neppure a misurare la quantità emessa, perché è così bassa che è al di sotto degli standard minimi di rilevamento degli strumenti.
Il diesel ha invece una produzione maggiore di ossidi di azoto (NOx) perché essendo un motore privo di farfalla non parzializza l’aria e ne aspira tanta anche al minimo, rispetto ai motori a benzina che ne aspirano circa un decimo.
Morale, la quantità virtuale di ossidi di azoto attribuita al diesel non è quella reale misurata allo scarico, ma quella che salta fuori nel ciclo NEDC, che prevede numerose soste al minimo. Infatti, in autostrada, entrambi i motori, benzina e diesel, respirano grosso modo la stessa quantità d’aria e quindi le emissioni “vere” si equivalgono.
Gli ossidi di azoto, poi, non sono pericolosi per l’uomo da soli: però diventano irritanti se si trasformano in ozono. Ma ripeto, da soli non provocano effetti cancerogeni: è inutile quindi misurare la percentuale di ossidi d’azoto presente nell’aria, perché sono fondamentalmente innocui. Possono dar luogo ad acido nitrico e poi a nitriti e nitrati (cancerogeni se assunti in grande quantità) ma solo dopo la combinazione con acido carbonico, come accade spontaneamente in natura, quando la pioggia si carica di composti azotati rendendo fertili i terreni».
Ed il problema delle polveri sottili, del riscaldamento degli edifici che ne producono il triplo o il quadruplo rispetto a tutti i mezzi di trasporto?
«Basta tornare indietro di qualche anno con la memoria, quando negli anni 60 a Milano la nebbia si tagliava con il coltello: allora, con pochissime auto diesel in circolazione, c’era nell’aria una media 175 mg di polveri sottili per metro cubo, con punte di 1.700, a causa del riscaldamento delle abitazioni col carbone, con l’olio pesante, con la legna. Ma c’era anche chi stava peggio: a Londra, per esempio, si arrivava anche a valori di 5.000 microgrammi per metro cubo.
Nel tempo ci sono state molte modifiche alle norme: il limite di attenzione era di 300, oggi a 50 scatta lo stato d’allerta; metà del parco circolante è formato da auto diesel, ma l’aria è molto più pulita, con una media annua di 40 e punte settimanali di 70 o 80 mg per metro cubo. Eppure, ce la prendiamo con il motore diesel, che è più pulito anche rispetto al benzina, e non si prendono provvedimenti riguardo i camini ed il riscaldamento domestico».
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Re: Nuovi motori benzina
Me lo consentite un "ve l'avevo detto?"
Caspita, neanche le ricerche contro i diesel riescono a dimostrare che inquinano di più: basta leggere attentamente
Caspita, neanche le ricerche contro i diesel riescono a dimostrare che inquinano di più: basta leggere attentamente
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- bilina
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Re: Nuovi motori benzina
Vogliamo anche parlare degli aerei e delle navi cargo?
Sottosterzo è quando vedi l'albero contro cui stai andando a sbattere, Sovrasterzo è quando sentì il colpo e non vedi l'albero. Cit. Walter Rohrl.
La supposizione è la madre di tutte le c@zzate!
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- PeppeQ
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Re: Nuovi motori benzina
Chi comanda l'economia ha deciso che deve venderci altro.
Possiamo discutere all'infinito ma ormai hanno deciso.
Per il momento mi tengo stretto il mio 1,6 diesel, poi si vedrà ... speriamo solo che qualche genio non rimetta il superbollo ...
Possiamo discutere all'infinito ma ormai hanno deciso.
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- Mauro66
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Re: Nuovi motori benzina
PeppeQ ha scritto: ... speriamo solo che qualche genio non rimetta il superbollo ...
Ci puoi scommettere che lo faranno, quando la quota di diesel circolante scenderà sotto il 40% spareranno qualche genialata per dare il colpo di grazia finale.
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Re: Nuovi motori benzina
È la volta buona di far partire una petizione come si deve
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Re: Nuovi motori benzina
La parola petizione va cambiata in rivolta o rivoluzione...
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Re: Nuovi motori benzina
Forse un bagliore di luce e speranza in fondo al tunnel?
http://www.omniauto.it/magazine/51855/g ... -e-ritorno
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Re: Nuovi motori benzina
Olè!
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