Seul accusa Nissan: «Test manipolati sui Qashqai diesel»
Inviato: lunedì 16 maggio 2016, 10:37
Da "Il sole 24 ore" del 16 maggio 2016
TOKYO – Le autorità sudcoreane accusano la Nissan di aver manipolato i test sulle emissioni dei Suv Qashqai equipaggiati con motori diesel, ma l'azienda giapponese nega.
Il ministero dell'Ambiente di Seul, dopo aver condotto una inchiesta da cinque mesi su 20 modelli, è giunto alla conclusione che per i Suv della Nissan sarebbero stati utilizzati strumenti tecnici irregolari per superare gli stringenti test sulle emissioni diesel.
Così il ministero ha ordinato il richiamo di 814 Qashqai e la sospensione della vendita del modello. Non solo: una multa di 330 milioni di won (circa 250mila euro) è stata inflitta alla società e una denuncia penale è stata inoltrata alla magistratura nei confronti del capo di Nissan Motor in Corea del Sud.
Da Tokyo, il portavoce della Nissan, Dion Corbett, respinge le accuse, sottolineando che le conclusioni delle autorità sudcoreane configgono con quelle delle autorità in Europa, dove il modello ha superato agevolmente gli standard Euro-6: “In base a test accurati e standard simili a quelli coreani, le autorita' europee hanno concluso che i veicoli Nissan che hanno testato non hanno utilizzati strumenti illegali per i test”. In ogni caso, ha sottolineato, “Nissan non ha usato e non usa strumenti per aggirare le regole sui test in nessuna vettura”. Ora “valuterà attentamente la situazione e considererà le iniziative appropriate da intraprendere”.
TOKYO – Le autorità sudcoreane accusano la Nissan di aver manipolato i test sulle emissioni dei Suv Qashqai equipaggiati con motori diesel, ma l'azienda giapponese nega.
Il ministero dell'Ambiente di Seul, dopo aver condotto una inchiesta da cinque mesi su 20 modelli, è giunto alla conclusione che per i Suv della Nissan sarebbero stati utilizzati strumenti tecnici irregolari per superare gli stringenti test sulle emissioni diesel.
Così il ministero ha ordinato il richiamo di 814 Qashqai e la sospensione della vendita del modello. Non solo: una multa di 330 milioni di won (circa 250mila euro) è stata inflitta alla società e una denuncia penale è stata inoltrata alla magistratura nei confronti del capo di Nissan Motor in Corea del Sud.
Da Tokyo, il portavoce della Nissan, Dion Corbett, respinge le accuse, sottolineando che le conclusioni delle autorità sudcoreane configgono con quelle delle autorità in Europa, dove il modello ha superato agevolmente gli standard Euro-6: “In base a test accurati e standard simili a quelli coreani, le autorita' europee hanno concluso che i veicoli Nissan che hanno testato non hanno utilizzati strumenti illegali per i test”. In ogni caso, ha sottolineato, “Nissan non ha usato e non usa strumenti per aggirare le regole sui test in nessuna vettura”. Ora “valuterà attentamente la situazione e considererà le iniziative appropriate da intraprendere”.