Reputo Il CVT dal punto di vista meccanico un cambio "elegante"! con solo due pulegge mobili ed una cinghia é in grado di ottenere virtualmente infiniti rapporti di trasmissione tra il diametro min e max, la sua semplicitá e geniale.Il cvt di norma si preferisce per avere la massima efficienza. Infatti mantenendo il motore sempre al regime ottimale a qualsiasi velocitá del mezzo si ottengono consumi (teorici) migliori, quando invece si desidera la prestazione il regime sarà quello di coppia massima in modo da ottenere la migliore accelerazione fino a raggiungere quello di potenza max dove si avrá la velocitá massima.
Il nostro amato motore girerá la sua vita principalmente cavallo di un regime.
Angia ha centrato il nocciolo quando ha espresso che "forse non é la strada giusta" ...
il cvt é americano!
li il manuale, la stragrande maggioranza degli automobilisti lo ha visto solo nei film, nascono crescono e muoiono con
P R N D ...noi italiani (ed europei) invece che siamo cresciuti smanettando con la leva, vogliamo si, concederci il lusso di non cambiare marcia, ma senza rinunciare al PIACERE DI GUIDA ...per noi la lancetta del contagiri deve continuare a fare su e giù mentre le marce seguono una dietro l'altra possibilmente senza pausa...ed ecco che arrivo al mio "concettualmente superato".
Il doppia frizione non sará meccanicamente elegante come il cvt anzi
é pieno di ingranaggi e frizioni ma caspita é l alter ego del nostro braccio destro e piede sinistro...in D cambia ad un regime "tranquillo" e lascia le frizioni delicatamente, la cambiata é veloce ma dolce mentre in S ...é piu veloce e decisa ad un regime alto!
In manuale decidi tutto tu , come col cambio a leva, ma basta un solo gesto sulla cloche. (o sulle palette).
Il concetto di cambio automatico ideale, per chi é "cresciuto con la leva" é un doppia frizione...cambia proprio come faresti tu (forse anche meglio) e mi sarebbe piaciuto averlo sul qq anche nella versione meno raffinata di renault.