
Era solo questione di tempo: il successso della Nissan Qashqai non poteva rimanere impunito ed ecco quindi il primo siluro. Ossia la Peugeot 3008, un Crossover fatto apposta per entrare in competizione con la vendutissima "quasi Suv" giapponese.
Dalle prime foto si capisce subito che molto è stato speso sul fattore estetico, cercando di creare un qualcosa che somigliasse più ad una station, senza tuttavia rinunciare allo spazio a bordo. Lunga 4,365 metri, larga 1,837, alta 1,639 e con un passo di 2,613 metri la 3008 offre non solo una posizione di guida alta, ma anche un abitacolo dalle dimensioni generosissime per tutti gli occupanti. Sia chi siede davanti che chi siede dietro ha infatti a disposizione una larghezza ai gomiti misurata rispettivamente in 1476 e 1480 mm. Inoltre i passeggeri posteriori dispongono di uno spazio adeguato per le gambe grazie a una lunghezza abitabile (distanza tra la pedaliera anteriore e il sedile posteriore) di 1690 mm e ai gusci dei sedili anteriori carenati.
Le sorprese continuano nel bagagliaio, che può essere diviso in scompartimenti grazie al suo pavimento dall'altezza modulabile a tre livelli diversi. Un'innovazione brevettata, semplice e inedita sul mercato, che faciliterà moltissimo l'utilizzo nel quotidiano. Al "livello 1" il pavimento mobile, che ovviamente può essere estratto dal veicolo in caso di necessità, è posizionato sul fondo del bagagliaio, per offrire lo spazio di carico quanto più ampio possibile. Al "livello 2" il pavimento è allineato al livello del portellone "hobby" aperto. In questo caso, sotto il pavimento è disponibile il 25% del volume totale del bagagliaio mentre il 75% rimane a disposizione tra il pavimento e la tendina copribagagli. Questa posizione offre un pianale completamente piatto, dal portellone " hobby " fino alla plancia, quando gli schienali dei sedili posteriori e del passeggero anteriore sono ripiegati. A "livello 3" il pavimento mobile è invece posizionato nel punto di allineamento del portellone hobby chiuso. In questo caso il volume totale del bagagliaio viene ripartito al 45% sotto il pavimento e al 55% sotto il coprivano bagagli. In queste due ultime posizioni, l'utilizzatore potrà suddividere nei vari scompartimenti, o nascondere a piacimento, gli oggetti che ripone nel bagagliaio.
Realizzata sulla stessa piattaforma della 308 berlina, la nuova crossover dispone di trazione anteriore, ma dal 2011 sarà disponibile anche in un'inedita versione integrale con propulsione ibrida. Anzi. La 3008 sarà il primo modello del Gruppo Psa (Peugeot-Citroën) a utilizzare la tecnologia HYbrid4, ovvero un'unità termica diesel collegata all'assale anteriore più due motori elettrici collegati alle ruote posteriori. E a proposito di tecnologia, vanno sottolineati alcune diavolerie di bordo. Primo fra tutti il Grip control, un pacchetto composto da pneumatici da 16" Mud & Snow e da un sistema antipattinamento intelligente che gestisce la motricità delle ruote anteriori a seconda delle indicazioni che il guidatore fornisce attraverso una manopola. Da segnalare anche il Distance alert che, grazie a un radar anteriore, aiuta il guidatore a rispettare la distanza di sicurezza e il Dynamic Rolling Control, sistema idraulico che limita in curva il rollio della vettura garantendo il trasferimento del fluido idraulico tra gli ammortizzatori posteriori.
Con sei gruppi motopropulsori, costituiti da due motori benzina e da due motori diesel HDi FAP, la 3008 dispone di un'offerta ampia e ben articolata. Sul fronte del diesel troviamo il 2.0 HDI FAP da 150 Cv o da 163 Cv rispettivamente con cambio manuale e automatico a sei marce. Già in linea con le norme Euro5, questo motore è una sostanziale evoluzione del " DW10B ", il 2,0 litri HDi da 136 Cv proposto su altri modelli. In alternativa si può scegliere, sempre a gasolio, il 1.6 da 110 Cv con cambio a sei rapporti manuale o robotizzato.
Sul versante invece dei motori a benzina, si parte con il 1.6 litri da 150 Cv, che grazie al turbocompressore di tipo Twin-Scroll, miscela in modo ottimale i gas di scarico per assicurare la spinta massima sulla turbina, mentre il sistema a iniezione diretta ad alta pressione migliora la combustione e il rendimento globale del motore. Inoltre, a partire dall'autunno, debutterà una versione Euro 5 da 156 Cv. Anche qui l'alternativa è un 1.6 da 120 Cv che oltre al sistema di distribuzione a fasatura variabile continua (VTT) sugli alberi a camme di aspirazione e di scarico, offre un sistema di alzata variabile delle valvole di aspirazione (derivato dalla tecnologia VALVETRONIC di BMW Group) che permette di regolarne gradualmente la corsa massima in funzione della sollecitazione del pedale dell'acceleratore. Sin dal lancio questo motore soddisferà le norme Euro 5. La gamma, infine, si compone di tre livelli di allestimento, proposti in base ai vari mercati: Outdoor, Tecno, Premium.
(18 gennaio 2009)
http://www.repubblica.it/2009/01/motori ... ver09.html