Siam passati in questa pacifica e caratteristica vallata con i nostri "bolidi", proprio nel 15° anniversario di quella inaspettata tragedia che si portò via un po' di umanità, in un'ondata di acqua, fango e fragore.
Confesso di non avere memoria di quei giorni, ma le immagini che abbiamo visto e le quattro chiacchere con la gente del posto ci han fatto comprendere che cosa si debba essere vissuto in quel pomeriggio tra Cardoso, Pontestazzemese, Seravezza e altri piccoli comuni.
Quei due piccoli rigagnoli che proprio a Seravezza (luogo del nostro ritrovo), si incontrano e si abbracciano, quel giorno raccolsero le acque che scesero impetuose dalle colline intorno, calarono in questi alvei pacifici e seminarono morte e distruzione, prima che tutto sfociasse nella pianura verso il mare.
Speriamo di non aver disturbato la memoria di nessuno; a posteriori mi piace pensare che la piccola goccia di vita che abbiamo portato sia il segno che alla fine tutto si placa, tutto scorre, tutto si ricostruisce e niente è distrutto per sempre, fin che se ne ha memoria.
Paolo ha lasciato un mazzo di fiori a nome della sua associazione, a ricordo dei 14 che quel giorno terminarono il viaggio terreno; ma magari, sia pur inconsapevoli, pure noi siamo stati un segno di vitalità gradito a chi è rimasto e ricorda.
